Meglio lana o caldo cotone?

Meglio lana o caldo cotone?

Sta arrivando l’inverno e comincia a fare freddino. Di certo avrete cominciato a vestire i vostri bimbi con indumenti più caldi come le felpe felpate e a metter loro la “maglietta della salute” :) Non c’è nonna che non la consigli e benché per molti adulti non sia più di moda, sono sicura che ciascuna di voi con i propri figli la usi. 

C’è saggezza nel concetto della maglietta della salute: il corpo produce calore e bisogna cercare di trattenerlo il più vicino al corpo stesso, per non “farlo scappare”. Infatti è proprio la perdita di calore corporeo a farci percepire il freddo!

Tradizionalmente gli indumenti intimi erano di lana, un materiale che ha ottime caratteristiche di isolamento termico, sia d’inverno che d’estate.


Allora perché i vestiti per bambini non sono tutti in lana?

  1. Innanzitutto, quello che chi, come me, è nato negli anni ‘80-’90 ha potuto sperimentare sulla propria pelle… La lana, a causa delle fibre grossolane e ispide, PIZZICA! Per alcuni bambini si tratta solo di un fastidio, per altri, con la pelle più delicata o tendente a reazioni allergiche o dermatiti, è praticamente impossibile da tenere addosso. E sappiamo che la percentuale di neonati e bimbi piccoli con la pelle delicata è piuttosto alta :) In più, considerando le difficoltà quotidiane che già deve affrontare un genitore, perché aggiungere una ragione in più a favore degli sbalzi d’umore dei pargoli? Siamo tutti alla ricerca del relax, giusto? L’unica lana che non pizzica è la lana merino, ma si tratta di un materiale di lusso e più raro.
  2. In secondo luogo, la lana assorbe l’acqua come una spugna e ha tempi d’asciugatura davvero lunghi. L’asciugatura stessa è un processo complicato, in quanto l’indumento bagnato va steso in orizzontale e lasciato asciugare al sole, ma solo fino a che non sarà un pochino umido, per evitare l’infeltrimento. Lasciando perdere il piccolo dettaglio che d’inverno di sole ce n’è poco, e sui caloriferi la lana guai, il lavaggio stesso in lavatrice è problematico, in quanto ne sollecita le fibre e può portare all’infeltrimento del capo. Ormai quasi tutte le lavatrici e asciugatrici moderne hanno un programma apposito per la lana, ma non danno garanzie che dopo qualche lavaggio il capo non si infeltrisca lo stesso. Perchè? Continua a leggere ;)
  3. La lana andrebbe lavata sempre a un massimo di 30° per evitarne il restringimento, e solo con un programma apposito. Ciò significa che deve essere lavata separatamente da tutto il resto, rendendola un capo “speciale” che blocca lavatrice e asciugatrice per diverso tempo :( Ed anche avendo gli elettrodomestici più fantastici ever, i capi possono infeltrirsi o restringersi lo stesso a causa della scarsa qualità del materiale di cui sono fatti, e… News flash! 

La qualità dell’indumento non dipende, purtroppo, dal suo prezzo! (e non riguarda solo la lana…)


Tutti questi svantaggi hanno portato a sostituire questo materiale tradizionale con il caldo cotone.


Che cos’è il caldo cotone?


Per capirci subito, si tratta di quello che viene chiamato normalmente cotone felpato. Per spiegarlo, vediamo insieme velocemente come vengono prodotti i tessuti di cotone.


Produzione del cotone garzato


Prima di tutto i filamenti di cotone vengono tessuti in modo compatto secondo la tecnica dell’interlock. Il tessuto viene stirato al massimo, e poi, grazie a cilindri abrasivi subisce il processo di garzatura (o smerigliatura), che lo rende per l’appunto peloso da un lato. Questo “pelo”, molto piacevole al tatto, dona al cotone proprietà di isolamento termico , mantenendo la traspirabilità tipica del materiale.

Il prodotto finale è dunque un tessuto con proprietà simili alla lana, ma più facile da mantenere e più resistente agli agenti atmosferici. 

Anche una felpa 100% cotone può restringersi o rovinarsi in lavaggio o asciugatura, ma questo dipende, come per la lana, principalmente dalla qualità del materiale stesso.

In ogni caso, è bene seguire fin dal primo lavaggio alcuni accorgimenti per non rovinare un capo.

 

Come prendersi cura dei capi di cotone?

  • Lavaggio a massimo 40° 
  • Lavare con indumenti di colore simile. Perlomeno scuri con gli scuri, chiari con i chiari
  • Lavare al contrario! Soprattutto i capi neri o molto scuri. 
  • Centrifugare a un massimo di 800 giri, per evitare che i capi si sformino
  • Stirare al contrario! Come sopra, provare per credere ;) Stirare ovviamente a bassa temperatura
  • In caso di tessuto garzato (cioè felpato) di colore scuro, ma con la garzatura chiara, dopo qualche lavaggio la garzatura potrebbe trasparire dal lato colorato, dando l’impressione che il colore abbia perso intensità. Per questi capi consiglio il lavaggio nei sacchi a retina per lavatrice, evitano l’insorgere del problema :) 

Se seguendo questi consigli, il vostro capo di cotone perde colore o si restringe, rassegnatevi:

Era un cotone di bassa qualità!


Proprio per evitarvi questo problema, tutti i prodotti venduti da Babyboom Club, comprese le tute in cotone, sono stati prima testati in tutti i modi possibili da me personalmente.

Cioè le ho prese, usate in modo normale (fatte indossare diverse volte da mia figlia o altri bambini, senza costringerli a comportarsi in modi diversi dalla loro normalità), inzaccherate, dipinte, sbrodolate, smacchiate, messe più volte in lavatrice e pure in asciugatrice perfino quando le istruzioni di lavaggio dicevano di non farlo. Se ne sono uscite quasi come nuove, passavano il test :)

Ci sono molti prodotti e brand che non sono riusciti a raggiungere gli scaffali virtuali di Babyboom Club! Per me e Desy, la qualità non risiede solo nell’aspetto estetico, ma in pari modo nella durevolezza del prodotto.

È per questo che avete la garanzia della qualità di tutti i nostri prodotti :) 

See ya,

Eleonora





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